Medium World nasce dalla percezione che l’universo visivo (nazionale e non solo) ha adottato autonomamente un percorso conformista orientato unicamente all’affermazione del sé pseudo narcisistico. Tale atteggiamento è figlio naturale di una comunicazione pubblicitaria commerciale e politica sempre più configurata come una propaganda pervasiva drogata e dopante.
Il progetto sottolinea in particolare tre aspetti minacciosi e lesivi della dignità individuale delle persone:
1. l’offerta arrongante e pervasiva di un “modello felice” (vincente e rivoluzionario ergo senza difetti) che sembra tratto dalla neolingua orwelliana
2. il valore del “medium” utilizzato a questo scopo (la propaganda del “modello felice” è in ogni luogo: illuminato scritto musicato indossato ecc)
3. l’apparente libera scelta individuale come entusiastico contributo di massa all’auto-vestizione dell’abito della stupidità.
Le immagini tentano di rappresentare visivamente questi tre aspetti utilizzando un approccio visivo che vuole essere il più formale possibile: la visione aspira ad essere sempre oggettiva e centrale come la propaganda che vorrebbe rappresentare, quasi asettica.
Medium World parla di pseudo-narcisismo perché parallelamente al desiderio sfrenato di mostrarsi e di assecondare i peggiori istinti individuali (moralisticamente ed esteticamente), l’autentico sogno di Narciso è mortificato e sacrificato al progetto di trasformare ogni individualità in merce: l’anima individuale "si deve trasformare" nell’anima di un perfetto entusiastico consumatore.
Carlo Valentini